PESCHIERA. All’opera 70 «Amici del Gondolin» Pulizia sui fondali L’inciviltà è a galla Dai motorini alle bottiglie:«un segno del degrado» Biciclette, motorini, cartelli stradali, cestelli di lavatrice, cestini per la raccolta dei rifiuti, copertoni di auto e camion, bottiglie, scarpe, cavi, materassi e materiali di ogni genere: non è l’inventario delle giacenze di un grande magazzino ma un elenco sommario di ciò che è stato ripescato dai canali della fortezza arilicense dai volontari che hanno partecipato all’operazione «Fondali puliti». «Da un certo punto di vista possiamo dire che abbiamo fatto centro, raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo prefissati», spiega Mario Butturini, presidente dell’associazione «Amici del Gondolin» promotrice dell’iniziativa. «Ma accanto a tanta soddisfazione la giornata di lavoro ci ha regalato anche tanta tristezza: non è bello pensare che ancora oggi tanta gente tratti il nostro lago e in questo caso il nostro paese come fosse una sorta di discarica. E’ un segnale di poca civiltà». Alla giornata hanno partecipato oltre una settantina di persone appartenenti a diverse associazioni: Garda Diving, Gruppo Veronapnea, Talata Sub Desenzano, Club Subacqueo scaligero, Sub Club Peschiera, Triatlhon Peschiera, Pro Loco Peschiera, Yacht Club del Garda, Associazione Remiera, Judo Club Peschiera e Gruppo ecologico Peschiera. Nei canali racchiusi dai Bastioni veneziani si sono ritrovai sub, barcaioli, coordinatori ed addetti allo scarico del materiale. Più di una ventina le imbarcazioni coinvolte e impiegate durante lo svolgimento delle operazioni per supportare e garantire la necessaria sicurezza al prezioso lavori dei trenta subacquei e apneisti in acqua che per tutta la mattinata hanno raccolto ogni genere di materiali e manufatti. «Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla pulizia dei fondali; ma un grazie altrettanto grande va all’amministrazione comunale per aver appoggiato sin da subito l’iniziativa, a Polizia, Carabinieri, Croce rossa e Protezione civile. E grazie anche a quegli operatori economici che hanno voluto sostenere con generosità l’operazione», conclude Butturini, «consentendoci di contribuire ad un progetto di solidarietà».
Giuditta Bolognesi